Eugenio Marinelli

Attore – Doppiatore

In qualitร  di doppiatore ha prestato la voce a: Gene Wilder, Elliot Gould, David Suchet (Poirot), John Goodman, Jean Reno, John Candy, Armand Assante, Gerard Depardieu, Jim Belushi, ecc. Fra le serie tv ha diretto: ย Hercule Poirot, Nypd, Flipper, Murder one, Il principe di belair, Profiler, Elite 1e 2, 3 ecc…

CINEMA: Notti Magiche (regia Paolo Virzรฌ), Il fuggiasco (regia A. Manni), I Giudici โ€“ nel ruolo di Pippo Calรฒ (regia Ricky Tognazzi), Il Prefetto di Ferro (regia Pasquale Squitieri), Altrove (regia Enzo Balestrieri).

TELEVISIONE: Lโ€™amante dellโ€™Orsa Maggiore e Strada senza Uscita (RAI 1, regia A.G.Majano); Quei 36 gradiniย  eย  La Piovra 5(RAI1, regia L.Perelli), La luna nel pozzo (RAI 2, regia Enzo Balestrieri), Il caso Giner (RAI 3ย  telefono giallo di Augias), Milagros(telenovela per Rete4, 100 puntate nel ruolo di Damien), Caro Maestro (regia Rossella Izzo), Il maresciallo Rocca e La Memoria e il perdono (RAI 1, regia Giorgio Capitani), Lโ€™ispettore Giusti (regia S. Martino), Un prete fra noi IIIยฐ serie (regiaย  R. Donna), Turbo(regia A. Bonifacio), Sei forte maestro IIยฐ( regia C. Risi),Un caso di coscienza (RAI 1, regia L. Perelli), Carabinieri e Distretto di Polizia 6 (regia A. Grimaldi), Gentedimare2 (RAI1, regia G. Serafini), Il Capitano 2 (RAI 1, regia Vittorio Sindoni) RISย  4 Questa รจ la mia terra 2 e Amore e Vendetta e Solo per amore 2 (R. Mertez), Provaci Ancora Prof 4 (Rai 1), Applausi e Sputi regia di Ricky Tognazzi.

TEATRO: ha lavorato con Lorenzo Salveti, Lauretta Masiero, Pino Micol, Riccardo Cavallo, Patric Rossi Gastaldi, A. Kost, Fabio Crisafi ,C. Frosi, M. Landi, Antonello Riva, Berto Gavioli, Ugo Margio, ecc.

RADIO: 1977/88ย  Speaker per Radio Lazio, diretta da Claudio Villa; 1980/93ย  Conduttore dei programmi per la Rai corporation di New York

Jacopo Mauriello

Attore – Doppiatore

Diplomato all’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna in Recitazione e Doppiaggio. Docenti Silvia Luzzi, Massimo Giuliani e Rodolfo Bianchi. Si perfeziona con Micheal Margotta (allievo diretto di Lee Stransberg e all’Actor Studio di New York) ; con ย Barbara Enrichi (vincitrice del David di Donatello come miglior attrice non protagonista). Master โ€œIl Dialogoโ€ di Silvia Luzzi presso Accademia Nazionale del Cinema, Bologna.

Ratatouille, percorso di perfezionamento professionale sul monologo e spettacolo : testi tratti da Apocalypse Now, La 25ยฐ Ora, Lโ€™Attimo fuggente, Festen ecc…C.N.T Teatrocittร . Partecipa al progetto Penis Projectย  di P. Schiavo per il Roma Fringe festival. C.N.T Teatrocittร 

CORTOMETRAGGI. How to promote a movie – Regia di D. Misischia. Otto minuti – Regia di Luca Dal Canto. Ruolo: Co-Protagonista. Petis Amis – Regia di D. Albano. Ruolo: Protagonista. Take Off – Regia di A. Capanna. Un tarlo nellโ€™orecchio – Regia di G. Fenocchi. Exit -Regia di G. Fenocchi e Filippo Cursio. Ruolo: Protagonista.

Paolo Madonna

Ammesso e frequenta l’Accademia Nazionale dโ€™Arte Drammatica โ€œSilvio D’Amicoโ€ per il triennio 20/22.

Frequenta il Lab c/o Centro Sperimentale di Cinematografia a cura di Giancarlo Giannini

Ammesso al Seminario Propedeutico di Recitazione c/o Centro Sperimentale di Cinematografia per il triennio 2020/2022. Lab di recitazione con Danilo Nigrelli; Daniele Parisi e Luciano Colavero. Lab di Commedia dellโ€™ Arte con Andrea Pangallo c/o Teatro della Scaletta

ย Masterclass di recitazione Cinematografica con il Casting Director Dario Ceruti

Seminario di recitazione โ€œCechov e Noiโ€ a cura di Eljana Popova c/o teatro Azione Campus. Seminario di recitazione โ€œOfficina dellโ€™attoreโ€ a cura di Filippo Gili. Corso di doppiaggio presso Magma Lab Studio Direzione Artistica di Teo Bellia. Diploma presso Accademia Professionale di recitazione โ€œPadiglione Ludwigโ€Direzione Artistica di Roberto Valerio e Martino Dโ€™ Amico (Docenti: Mauro Avogadro; Filippo Gili; Roberto Valerio; Carlotta Viscovo; Claudia Vegliante; Patrizia Hartman; Pietro Bontempo; Elisabetta Piccolomini; Sabrina Scuccimarra; Martino Dโ€™ Amico; Marcello Cotugno)

TEATRO Enaiat lโ€™incredile storia, C.N.T Teatrocittร , regia di P. Schiavo. Jacques e il suo Padrone di Milan Kundera โ€“ Regia di Danilo Nigrelli,Cucina Buona In Tempi Cattivi ( testo di Francesco Battaglia)โ€“ Regia di Matteo Finamore; Compagnia Fucina Zero. Il Gabbiano di Anton Cechov โ€“ Regia di Luca De Bei. Hedda Gabler di Henrik Ibsen โ€“ Regia di Veronica Cruciani. La Piccola Cittร  di Thornton Wilder- Regia di Marcello Cotugno Verso la Guerra di Carlo Goldoni- Regia di Roberto Valerio. Concorso in Divenire (Teatro Danza) โ€“ Regia di Valeria Andreozzi

Antonio De Stefano

Si diploma al Centro di formazione e Allenamento alle arti sceniche ACTING CREAZIONE RICERCA, diretto da Lucilla Lupaioli.

Studia educazione della voce con Valeria Benedetti Michelangeli; movimento scenico con Alberto Bellandi; canto con Evelina Meghnagi; metodo linklater con Antonella Voce; danza con Paola Sorressa e Susanna Odevaine; aikido con il maestro Mario Comite.

Prosegue il suo percorso professionale motivato dalla convinzione che coltivare contesti di ricerca, costruzione e creazione collettiva, aggiunga valore al suo lavoro. Significativi i progetti con la regista Lucilla Lupaioli e la Compagnia Bluestocking (tra i principali: Falsae Praetextae, finalista al Premio Tuttoteatro.com alle Arti Sceniche Dante Cappelletti 2013; Siamotuttigay โ€“debutto al Todi Festival 2013; Darkroom e Il viaggio dellโ€™eroe, Non perdo niente -Totally over you- di Mark Ravenhil, Primo Dicembre e Bric a Brac di L.Lupaioli, per la regia di Alessandro Di Marco) Lavora con Formiche di Vetro Teatro, sotto la direzione di Luca Trezza e con la Compagnia Teatro A – fondata da Arnaldo Ninchi e diretta dalla regista russa Valeria Freiberg.

Prende parte al Romeo e Giulietta di W.Shakespeare al Globe Theatre di Roma per la regia di Gigi Proietti. Per il cinema e la televisione: Le rose della Signora Wesmaker di Piermaria Cecchini; Ettore Spalletti: lo spazio che accoglie lo sguardo di Christian Angeli; videoclip del brano La maestrina di Fabrizio Fraioli, regia di Estefania Lochtenberg.

Nel 2014 รจ tra i cofondatori della CNT Compagnia Nuovo Teatro, diretta da Patrizia Schiavo, sotto la cui regia lavora agli allestimenti di Canto Clandestino, Umanitร  a numero chiuso, Io semplicemente noi, Picciridda, Penis Project.

Patrizia Schiavo

Direzione artistica. Attrice, regista, autrice, formatrice e insegnante di teatro.

Si forma seguendo, ancora giovanissima, diversi percorsi e metodologie in Italia e allโ€™estero. Lavora con maestri come Dario Fo, Leo de Berardinis, Roberto Guicciardini, Carmelo Bene, Giorgio Albertazzi, Ugo Gregoretti, Giancarlo Cauteruccio e altri; con diverse compagnie teatrali e attori come (Giulio Brogi, Flavio Bucci, R. Giovampietro, Oreste Lionello, Regina Bianchi, V. Zernizt, Aldo Reggiani, C. Clery, Lello Arena e altri), affrontando diversi generi e autori, classici e contemporanei, con una attenzione particolare alla ricerca e al Teatro di impegno civile.

Ha frequentato il Lee Strasberg Institute di Los Angeles, ha continuato a perfezionarsi con Micael Margotta, Doris Hichs, Francesca de Sapio e Beatrice Bracco, costruendo con gli anni una propria strategia formativa mirata allo sviluppo e al potenziamento delle risorse individuali (rapporto tra espressivitร  ed emozioni, vissuti e personaggi, creativitร  e self leadership). Collabora con la radio Rai e con la Rtsi in qualitร  di attrice.

Dal 93 tiene seminari e corsi di teatro in Italia, Svizzera, Germania e Olanda. Dal 1995 al 2001 dirige artisti provenienti da diverse parti del mondo allโ€™interno di un progetto multiculturale contro la violenza e il razzismo, organizzato dallโ€™Interkunst di Berlino.

Nel 94 fonda a Locarno, in Svizzera la C.N.T. Compagnia Nuovo Teatro, lavorando come autrice, attrice e regista.
Dal 2000 conduce corsi di formazione in ambito aziendale (tra cui Bnl, Tim, Ferrari, Terna, Social Change): โ€œPublic speakingโ€, โ€œTeatro dโ€™impresaโ€, creativitร  e comunicazione, gestione del conflitto. Docente presso โ€œLa palestra dellโ€™attoreโ€, la Scuola Svizzera e il Goethe Institut di Roma.

Nel 2014 fonda a Roma con un gruppo di giovani attori la nuova CNT e nel 2016 apre Teatrocittร , allโ€™interno di un progetto di riqualificazione socio-culturale e urbanistica, in zona Torrespaccata alle spalle degli studi di Cinecittร .

Tra le varie iniziative la rassegna di corti teatrali: โ€œFrammenti al femminileโ€, workshop e contest come โ€œCorpo mobileโ€, dedicato alla danza contemporanea e il progetto โ€œParla con leiโ€ per una nuova cultura della paritร  e del rispetto aperto con lo spettacolo molto amato da pubblico e critica,”Il laboratorio della Vagina”.

ENAIAT
l'incredibile storia

Eโ€™ la storia di un viaggio incredibile, unโ€™odissea durata circa otto anni, dallโ€™Afghanistan, attraverso Pakistan, Iran, Turchia, Grecia e infine Italia. รˆ la storia vera e commovente di Enaiatollah Akbari un ragazzino afghano che per essere salvato, viene “abbandonato” dalla madre… tra mille difficoltร , in Pakistan, a soli dieci anni.Il padreย derubato e uccisoย dai banditi, provoca nei pashtun, proprietariย delle merci rubate,ย voglia di risarcimento per il danno subito:ย prendere come schiavo unย figlio di quell’uomo. ย 

L’etnia a cui Enaiatollah appartiene รจ quella hazara, soggiogata dai talebani, e suaย madre non aveva altra possibilitร  di evitargliย una fine terribile seย nonย portandolo via dall’Afghanistan.
In Pakistan si ritrova solo, senza denaro e senza la minima idea di cosa fare, se non laย voglia disperata di vivere e di mantenere fede ai treย insegnamenti che la madre, prima di tornare in Afghanistan,ย gli lascia comeย regola di vita:ย non fare mai uso di droghe, non usare armiย per colpire un altro essere umano,ย non rubareย ma guadagnarsi da vivere lavorando.

Enaiat racconta la violenza che lo ha circondato da sempre, a partire da quandoย ha visto uccidere dai talebani il suo maestroย colpevole solo di non aver voluto chiudere la scuola.ย Ma in lui prevale sempre il desiderio di farcela, di iniziare una nuova vita,ย facendo i lavori piรน umili e faticosi, sempre con il sorriso sulle labbra e riconoscenza per coloro che gli danno un giaciglio oย un po’ di cibo come il padrone del Samavat dove la madre lโ€™aveva lasciato o il mercante che gli fa vendere la merce al bazar.

Riesce a fare amicizia con altri bambini hazara anche loro soli e costretti a vivere lavorando. Insieme ad uno di loro, Sufi, dal Pakistan raggiunge con un trafficante di uomini l’Iran,ย lavorando poi duramente in un cantiere per riuscire a pagarsi il viaggio.

Inย Iran il cantiere diventa la sua casa e la sua prigione. Nessuno esce dal cantiere per paura di essere preso dalla polizia, fanno i turni solo per andare a fare la spesa. Poi dopo le ennesime ingiustizie, gli sgomberi, i rimpatri, le botte prese dai poliziotti, decide di raggiungere la Turchia, scalando le montagne per circa un mese, di notte per non essere visti, al freddo, senza cibo. E dopo tre giorni di viaggio nel cassone di un camion con un doppio fondo alto circa cinquanta centimetri, Istanbul. Ma in Turchia non cโ€™รจ lavoro, cosรฌ Enaiatollah e i suoi amici, che convince a pagargli il viaggio poichรฉ sapeva qualche parola di inglese, partono di notte con un gommone a remi per la Grecia, senza salvagente, una follia dettata dallโ€™entusiasmo e dallโ€™incoscienza come prova che si possa anche vincere una sfida impossibile.

Insomma rischiare di essere scoperto e rimandato indietro o di perdere la vita, considerando che Enaiat รจ solo un bambino, sono prove cosรฌ drammatiche che solo alcuni fortunati riescono a superare.ย  Per fortuna incontra persone che hanno umanitร  nei confronti di questo ragazzino educato e terribilmente solo.

Sono proprio questi pochi, ma fondamentali incontri che hanno permesso aย Enaiatollah di arrivare a Torino, trovare una famiglia che lo ha preso in affido, studiare e costruirsi un futuro.

Quanti possono dire la stessa cosa? Quanti sono invece spariti nei doppifondi di un camion, congelati sulle montagne che tentavano di attraversare,ย oย ingoiati dal mare? Ci sentiamo sereni per la vittoria di uno o dobbiamo vergognarci per la sconfitta (che significa quasi sempre morte) di tanti?

Ti richiamiamo noi!